Sul ripiano della seconda rampa si apre la bella Sala del Consiglio Comunale il cui soffitto, un tempo a travatura in legno, assunse l’attuale struttura a volta a doppia crociera nel 1516. Sulla parete di fondo spicca l’affresco di Iacopo di Cione Orcagna: l’opera, terminata nel 1383 e gravemente danneggiata nel corso dei secoli, è stata trasferita su tela, dando alla luce la sinopia esposta nell’attigua Saletta della Giunta. Al centro dell’affresco è dipinta l’Annunciazione, ai lati quattro figure di Santi: a sinistra Cosma e Damiano, a destra Giusto e Ottaviano.
Sulla parete destra una tela, raffigurante le Nozze di Cana, di Donato Mascagni, detto Frate Arsenio (1579-1631). Passati nella Saletta della Giunta, si può ammirare il “Giobbe”, ancora del Mascagni, la “Natività di Maria” di Gian Domenico Ferretti (sec. XVIII), la settecentesca “Adorazione dei Magi” di Ignazio Hugford; da osservare il “San Girolamo”, trasportato in questa sede da una parete della scala del palazzo, che la critica attribuisce a Luca Signorelli. Notevoli due sculture di artisti volterrani contemporanei: il “Vitellino” di Raffaello Consortini e la “Donna Siciliana” di Mino Trafeli.