G. Paolini, “Meridiana” – Affinità, 1994
Chiesa di Sant’Agostino
San Gimignano
In occasione dell’esposizione collettiva “Affinità. Cinque artisti a San Gimignano”, presentata nell’estate 1994, Giulio Paolini ha realizzato sulla facciata della Chiesa di Sant’Agostino questa “meridiana”, delle dimensioni e nel luogo di una vera e più antica meridiana andata perduta. Il quadrante intonacato di bianco reca inciso il disegno di due motivi concentrici: una mano intenta a segnare con la punta di una matita il centro dell’orologio al polso di una seconda mano, e un tracciato orbitale di cerchi ed ellissi fra loro tangenti che trae origine dal cerchio dell’orologio. In corrispondenza della punta della matita disegnata è fissata, leggermente inclinata, una matita di bronzo, che segna il punto d’origine dei due disegni e nello stesso tempo funge da gnomone. Intorno al motivo astrale si sviluppa in cerchio la frase “Tout se tient”, in modo da iniziare e finire nella medesima lettera “T” e da coinvolgere nella propria orbita le lettere che segnano i quattro punti cardinali “O”, “S”, “E”, “N”.
La locuzione francese – risalente a Ferdinand de Saussure – che designa un insieme in cui tutte le parti sono coerenti e interrelate, così come il motivo delle orbite planetarie evocano l’iconografia celeste quale sistema autonomo in perfetto equilibrio e, come tale, immagine di armonia in sé compiuta. “Tout se tient” compare per la prima volta nel titolo di un’opera del 1989, ispirata a motivi planetari, mentre il disegno delle orbite nasce nell’anno di realizzazione di Meridiana.